Szabó Lőrinc: Pienamente, in cambio di niente (Semmiért egészen in Italian)

Che è cosa immane, ci credo,

ma è la verità.

Se mi ami, che la tua vita sia un suicidio, o quasi.

Che mi importa delle pretese dei moderni e delle leggi,

dentro è padrone di sé, chi fu prigioniero fuori,

io son capace a gioire, solo secondo la mia legge.

Non sei mia finché appartieni a tè stessa,

finché non mi ami.

Finché in cambio vuoi possedermi, mi puoi essere anche di peso.

Il patto, anche se è sacro, è un patto:

io ormai ho bisogno dell'altro;

Pienamente, in cambio di niente!

Tutto il resto è solo un duello celato di due egoismi,

io chiedo di più: che tu sia parte integrante

del mio destino.

Ho paura di tutti, sono malato è stanco,

pur cosi ti desidero, forse

ma la fede mi ha abbandonato da tanto.

Perché tu possa zittire ogni sospetto ripugnante,

ormai alternative non ti offro:

fammi vedere la gioia della totale devozione e dell'immolazione

e che per compiacermi sei avversa al mondo.

Finché hai necessità, anche solo di un minuto,

separatamente, per te

finché osi pensare a te stessa

finché la tua vita ti fa pena,

finché non sei come un oggetto,

cosi morto è senza volontà:

intanto non sei ne meglio ne più degli altri,

intanto potresti essermi anche un'estranea

intanto con me non hai niente a che fare.

Chi dalle leggi è difesa, come compagna ci può anche stare

ma fuori dalle leggi, sii come un animale,

in modo che io possa amarti.

Come la lampada, quando la smorzo,

non vivere, senza che io lo voglia,

non parlare, non piangere, non vedere

questa prigione inestricabile,

ed io, in cuor mio farò in modo,

che tu possa perdonare la mia tirannia.