in questo tempo sfuggente s’è spostato il domani
ci traversa la relatività esistente
si notano le tracce delle bruciacchiature
mi bruciavano
con fuoco e fiamme
con l'elettricità - con fili
e quant’altro ancor’
ma non basta
mi strozzavano col cappio
mi torturavano col piombo
mi avvelenavano con tutto
mi raggiravano mille volte
in tutti modi possibili
mi inchiodavano col ferro
mi uncinavano col acciaio
è possibile ancora
un universo pillato
fra le mie mani
perché mi abbandoni or’che scemano le mie forze
dalla mia candela pure la tua cera su di me ricade
nel tuo tramonto lento non vi’è rosa senza spine
quando la tua ultima maschera mi si gela sul viso
perché mi hai abbandonato, o Signore – Padre mio