Quando i zingari inghiottivano i chiodi,
li avevano ingozzati con patate schiacciate,
per evitare che bucassero le loro budella,
sul pavimento di pietre li presero a calci,
per aver causato lavoro supplementare.
Anch’io avevo inghiottito il chiodo,
per questo che non son finito sulla croce,
e internamente diventai tutto arrugginito.
Cominciai all’alba dell’epoca di latta.
Sono qui. Guardami con sospetto.
Ma una volta ho avuto un bel giorno.
Depredato sempre diventai più ricco.
Sempre denigrato diventai più alto.
Quel giorno divenne il mio specchio appannato.
Lo detergo. Guardami il viso.
Guardandolo nello specchio sembra più vero.