Szilágyi Domokos: L'accusa (Vád in Italian)
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Vád (Hungarian)Anyám, midőn világra hoztál,
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L'accusa (Italian)Madre, quando m’avevi messo al mondo, anche baciandomi m’avevi maledetto! Ascoltando il mio ululato rabbioso, m’avevi stramaledetto baciando!
Perché son diventato schiavo della parola? perché ardo per il sapore del sale? perché non trovo pace da nessuna parte, sulle nuvole, in cielo, sul prato verde, sul falò che dentro di me brucia, – perché mi sferzo senza sosta, ed i miei occhi non possono riposare su una verginella bionda; oh perché sono sempre in pena per qualcuno; perché prefiggo sempre l’obiettivo, che a raggiungere mai posso? come se fosse tutto già deciso? e che ogni mio pasto è sempre, è sempre l’ultima cena, e come se passeggiassi su una lama il collegamento perdo ogni volta, che devo bruciare più del tutto, e in preparazione, ma mai pronto; e sudare come sudano coloro che avevano perso la fiducia in sé stesso, e se un suo carissimo compare con lui al tavolo si siede, la sua anima no, solo il corpo è presente; e perché permetto che la sera scandagli la mia solitudine, perché la caduta altrui mi fa male, e perché anche la mia duole ugualmente, la mia mente, questo straccio, questo letame, perché senza sosta sta ruminando, e si ferma solo, soltanto quando nel alcool la affogo; e perché il mio cuore sobbalza ad ogni rumore forte, e mai che possa sapere, quando posso contare su questa mente santa - manigoldo e mi calpesta ogni piede, che qualcun altro pesta, e perché a volte vedo cosi grigio piatto e noioso perfino il prato dei fiori dalla rugiada coperto, e perché non esiste una pasticca, una polverina che insediasse in me l’abulia cieca, quando l’isteria mi colpisce durante il passaggio di un fronte, e voi perché non mi tranquillizzate, tanto solo voi siete, voi siete io.
Oh, che pace sia sul globo del lamento!
Madre, quando mi avevi messo al mondo, anche baciandomi mi avevi maledetto! Ascoltando il mio ululato rabbioso, mi avevi stramaledetto baciando! Alla musica hai aguzzato le mie orecchie! che io non possa mai stare in santa pace! e perché, perché devo amare! perché non son nato impotente! io, che per la vita son nato nudo!
La morte, con me perché avevi partorito!
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