Pilinszky János: Per quando giungi (Mire megjössz in Italian)
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Mire megjössz (Hungarian)Egyedül vagyok, mire megjössz, A temetetlen árvaságban, Az lesz a tökéletes béke. A pőre örökkévalóság. Mint tagolatlan kosárember, Mindenem veszve, mire megjössz, Csak meg ne lopj! Csak el ne pártolj! 1948 (Pilinszky a verset 1978-ban Ingrid Ficheux-nek ajánlotta.)
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Per quando giungi (Italian)Sono solo, per quando giungi, sarò l'unico essere vivente, solo piume nella porcilaia vuota, al posto del cielo solo le stelle.
Nella solitudine senza lutto, come in una discarica d'inverno, sgranello la mia vita, tra i rifiuti razzolando.
Quello sarà la pace compiuta. Non si sentirà neppure il cuor mio, solo dighe ad ogni lato del silenzio esagitato.
L'eternità nuda. È tua, solo tua, 'sta semplicità grandiosa, sin dal inizio, per te è stata creata.
Come un storpio disarticolato, il tempo sta seduto senza parole, il desiderio è senza braccia ne gambe, è solo un corpo ansimante.
E' tutto perso, per quando giungi, non ho casa, ne letto morbido, indisturbati possiamo giacere, nel puro delirio.
Non mi tradire! Non mi abbandonare! Se sei debole è la mia fine. Nel letto, tra i cuscini,in mezzo al frastuono della strada il mio brusco risveglio sarebbe terribile.
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