Pintér Tibor: Solo il bracciolo (Csak a szék in Italian)
Csak a szék (Hungarian)karfája a biztos fogódzó. Meg be is vagyok kötve.
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Solo il bracciolo (Italian)della sedia è di sostegno. Oltretutto sono pure legato. Che importanza vuoi che abbia? C’è forse qualche speranza? Nella sabbionaia il ragazzino sputa nell’orecchio della ragazzina. Quella piangendo precipita a casa. E’ bello, bianco il mondo, trotta cavallino; scivolare eccitato sul freddo bianco. Gioco di carte, litigata nella cantina. Forza aereo! I ragazzi più grandi osano salire sulla diga. Fasten seatbelts! No smoking! Non l’avevo neppure slacciato. Perso l’abitudine da tempo. Gioco a pallone, sul prato della periferia. I gool tirano loro. A che altezza siamo? Maledetta gravitazione. Schiaffo dalla maestra d’asilo. Più tardi, a quattrocchi: Ti ho fatto forse del male? Rispondere no è stato opportunismo. Quanta n’è rimasto ancora? Non è sufficiente. Canto di gruppo in famiglia. Mamma ha una voce stupenda. Quella di babbo si perde. Cantare è una grande esperienza. Come andare in slitta. Un bottone di pittura verde, uno rosso. Dove sono gli altri colori? Passa il tempo. La distanza diminuisce. Scuola, macchia sul quaderno, due fiorini per ogni cinque, scarlattina, dispensazione dalla ginnastica, vagabondaggio, biblioteca, I ragazzi di via Pàl, ragazzi, uomini, America – Unione Sovietica, spiccare il volo, l’ingoiare di traverso. Il mio tempo sta per finire.
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